Sport
Auto e moto
Lo spot pubblicitario della Fiat 500
che andava in onda sulla tv italiana neglia anni 60.
L'Italia degli Anni Sessanta è un paese in movimento.
La 600 e la Vespa
Alla motorizzazione di massa Correva l'anno dedica l'appuntamento di questa settimana La rivoluzione sulle ruote. L'Italia in viaggio negli Anni Sessanta. Investita da un inedito dinamismo, per
necessità o per piacere, la società si sposta, percorre in lungo e largo la penisola sulle nuove autostrade. La modernità sfreccia sulle due ruote con la Vespa e la Lambretta. Il sogno di
un'utilitaria comprata a rate monopolizza i desideri degli italiani. La Fiat 600 o la 500, icone della società del benessere, sono anche i simboli di una vera rivoluzione nelle abitudini
quotidiane e nel costume. I paesaggi urbani iniziano a configurarsi come quelli attuali; il traffico, il parcheggio, gli incidenti stradali sono un problema anche negli Anni Sessanta.
La pubblicità, la letteratura e soprattutto il cinema rappresentano tempestivamente, e spesso con ironia, questi cambiamenti. Alberto Sordi vigile o Vittorio Gassman intrepido spaccone al
volante, fanno ormai parte dell'immaginario collettivo.
In un interessante contrappunto tra immagini di repertorio e spezzoni di film o di Caroselli Correva l'anno vuole restituire il gusto di un'epoca. Un'epoca che ha il sapore e la grana della
pellicola bianco e nero.
Dai viaggi dei treni del sole che portano gli emigranti verso il nord industriale, al Settebello, il treno di lusso con vista panoramica. Con il tramonto dei grandi transatlantici, e il 'boom'
dei viaggi in aereo cambiano anche le vacanze degli italiani. E a proposito di nuove tendenze estive, con le roulottes anche le case possono oramai viaggiare su quattro ruote...
Musica ed arte varie
La linea
La linea è il personaggio protagonista di un cartone animato ideato da Osvaldo Cavandoli. Il cartone animato è costituito da un uomo che percorre una linea virtualmente infinita e di cui è anch'esso parte integrante. Il personaggio incontra nel suo cammino numerosi ostacoli e spesso si rivolge al disegnatore affinché esso disegni la soluzione ai suoi problemi.
I più giovani non conosceranno La Linea: purtroppo.
La Linea parlava con la “voce” di Giancarlo Bonomi in un linguaggio qualche volta comprensibile ma anche incomprensibile (dialetto milanese) con dei suoni onomatopeici simpaticissimi che l’hanno resa indimenticabile.